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Napoli, Milinkovic-Savic: “Conte mi ha chiesto di lavorare tanto”

Napoli l parole di Milinkovic-savic

Vanja Milinkovic-Savic, portiere serbo ha parlato nella conferenza stampa di presentazione come nuovo calciatore della SSC Napoli.

Sulla bellezza della nuova avventura:

“Sicuramente sì, sarà una bella sfida per me”.

Sulla Champions League:

“E’ stata molto importante, sarà sicuramente una bellissima esperienza, non avendola mai fatta”.

Sui primi rapporti con i compagni:

“Ho subito legato con i ragazzi, sono di buon cuore”.

Sui metodi di allenamento di Antonio Conte:

“Sinceramente sto bene, ho sentito di peggio”.

Napoli, Milinkovic-Savic: “Momento più importante? Il rigore parato a Pulisic”

Sulla chiamata del Napoli e sulla sua abilità di pararigori:

“Ancora non ho dato consigli, ho saputo da marzo del Napoli, ho avuto da lì questo forte desiderio di venire qua”.

Sulla parata più importante della sua carriera finora:

“Il rigore parato a Pulisic”.

Sulle richieste di Conte nei primi giorni di allenamento:

“Mi ha chiesto di lavorare tanto, di altro ancora non siamo riusciti a parlare.

Quando ti chiama un allenatore come Conte è difficilissimo dirgli di no”.

Sulla concorrenza di Meret:

“Per adesso non mi sento nè il numero uno nè il numero due, sono venuto a lavorare e ad essere a disposizione, sarà il mister a decidere”.

Sul perché la scelta di andare a Napoli:

“Vengo nella squadra campione d’Italia”.

Sui difetti e pregi:

“Non mi analizzo tanto e non mi piace parlare di me, lascio a voi queste cose”.

Sul suo idolo da piccolo:

“Già l’avevo detto una volta alla prima intervista a Torino, da ragazzino sono cresiuto con i video di Abbiati, non mi chiedete il perché”.

Su De Bruyne e sull’emozione di giocare assieme a lui:

“Per adesso sto solo pensando di fare il meglio possibile per non farlo segnare in allenamento”.

Sul tempo libero a sua disposizione e sui suoi hobby:

“Gioco col mio cane, sto in famiglia e con gli amici, non pratico altri sport”.

Su Meret, che l’ha sostituito in passato ai tempi della SPAL:

“Ci ritroviamo qua, è solo un piacere lavorare con lui. Ottimo portiere e ottimo ragazzo”.

Sulla possibilità di tagliare la barba in caso di trofeo:

“Non credo, ma per vincere lo scudetto la posso tagliare anche.

Sulla scaramanzia:

“Io sinceramente lo sono zero”.

Sulle differenze tra essere portiere di una squadra big e portiere di una squadra di medio/basso livello:

“Gioco completamente differente, è facile quando hai 12 tiri a partita, quando sei in una squadra così hai pochi tiri e devi essere sempre pronto e concentrato”.

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