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Roma, Dybala punta al rientro: perché potrà funzionare con il Gasp

Roma, Dybala scalpita.

Infortunatosi a metà Marzo, il gioiello argentino della Roma ha intenzione di tornare il prima possibile in campo con i giallorossi.

Per paradossale che possa essere, la stagione 2024-25 di Paulo Dybala, iniziata con il gran rifiuto all’Al Qadsiah e proseguita con prestazioni importanti, da leader, in momenti di grande difficoltà per la Roma, si è conclusa anzitempo a causa di una giocata stupenda, solo uno dei tanti colpi a disposizione del talento di Laguna Larga.

Il 16 Marzo, infatti, con il risultato sull’1-0 per i giallorossi, l’argentino, entrato da poco in campo, scelse di eseguire un meraviglioso tacco per liberare Shomurodov dalla marcatura del proprio difensore del Cagliari, stupendo l’intero Stadio Olimpico per la raffinatezza della sua intuizione.

Purtroppo, però, nel compiere questo pregevolissimo gesto tecnico, Dybala allungò innaturalmente la coscia, quel tanto che bastava a rimediare una dolorosissima lacerazione tendinea alla coscia sinistra, in grado, improvvisamente, di estrometterlo dal finale si stagione giallorosso, che tanto avrebbe avuto bisogno di lui e delle sue prestazioni.

E’ da circa tre mesi e mezzo, dunque, che Paulo si sta allenando a più non posso, intenzionato, dopo aver subito l’operazione necessaria a debellare il grave guaio muscolare, a tornare più forte di prima e, soprattutto, ancora in grado di recitare un ruolo da protagonista all’interno della sua squadra.

Da quando, tre estati fa, l’argentino sbarcò al Colosseo Quadrato, infatti, la Roma è diventata, tecnicamente, ma anche e soprattutto mediaticamente, la sua, nel bene e nel male e, di conseguenza, il numero 21 vuole tentare in tutti i modi di regalare alla sua tifoseria il trofeo che quel giorno le promise.

Ecco, dunque, che l’entusiasmo dell’albicelestial è alle stelle, sebbene la filosofia del nuovo allenatore giallorosso sembrerebbe, almeno a prima vista, non sposarsi a meraviglia con il suo stile di gioco.

La nuova Roma di Gasp

Sebbene sia abbastanza difficile parlare di “nuova” Roma, visto che i giallorossi non hanno ancora mandato a segno alcun acquisto, quello che si preannuncia per i giallorossi è senza dubbio l’inizio di una nuova era, diversa dalle precedenti e, al momento, ambiziosa di poter conquistare qualcosa in più rispetto al passato.

Gian Piero Gasperini, infatti, reduce da un decennio magico alla guida della Dea, è un uomo senza mezze misure e, dopo aver conquistato il mondo con il suo stile di gioco aggressivo e poco incline ai compromessi, ha intenzione di plasmare la sua “Maggica” secondo gli stessi dettami tattici.

La sua Roma, di conseguenza, sarà una squadra dinamica, schierata sì con lo stesso modulo usato dai giallorossi anche con Claudio Ranieri, ma animata da un atteggiamento diverso, molto più convinto nel pressing e nella marcatura uomo su uomo, uno dei capisaldi del tecnico piemontese.

Per fare in modo che i capitolini possano trasformarsi in una “Atalanta 2.0”, però, sono assolutamente necessari degli specifici calciatori, in grado, come si dice dall’arrivo del nuovo allenatore, di permettergli di trasferire la sua mentalità anche a Trigoria.

In questo senso, Dybala non è esattamente il prototipo del calciatore adatto allo stile di gioco del Gasp, visto che, come ammirato anche in passato, non è un trequartista predisposto alla fase difensiva, ma, al contrario, piuttosto remissivo nella pressione alta, soprattutto a causa dei suoi problemi fisici.

Era naturale, dunque, che su di lui piovessero numerosi dubbi, ma, con l’applicazione e l’entusiasmo di cui dispone, Paulo vuole assolutamente scacciarli tutti.

Perché Dybala farà ancora…il Dybala

Rinunciare ad un talento come quello dell’argentino, che, nelle ultime stagioni, ha dimostrato di essere ancora probabilmente il più brillante di tutto il campionato italiano, aldilà di ogni possibile controversia tattica, non può che essere un harakiri troppo grossolano per essere compiuto da un tecnico come il Gasp.

Quest’ultimo, dall’alto della sua saggezza, ci ha tenuto a precisarlo anche durante la prima conferenza stampa da allenatore della Roma, quando, incalzato dalle domande dei giornalisti, ha spiegato come Paulo, al momenti, non rappresenti assolutamente un problema, ma, al contrario, una risorsa da sfruttare.

Secondo il parere del sottoscritto, quindi, Paulo ha tutt’altro che concluso la sua esperienza giallorossa, ma, quantopiù, ne ha iniziato una nuova ed entusiasmante fase, nella quale lui stesso non vede l’ora di tuffarsi.

La tessera del puzzle che garantisce all’argentino una maglia all’interno dell’undici titolare della Roma, poi, è rappresentata da un amico e connazionale come Soulé, il quale, come dimostrato nelle ultime gare dello scorso campionato, dispone di una gamba diversa e anche di una predisposizione maggiore al sacrificio.

Schierati sulla trequarti alle spalle di Dovbyk o di un’altra punta centrale, dunque, i due sudamericani potrebbero permettere alla Roma del Gasp di trovare un suo equilibrio tattico, senza necessariamente dover rinunciare alle intuizioni e al talento di uno dei due.

E’ da questa soluzione che passa il futuro di Dybala, il quale, al solo pensiero, probabilmente si starà già leccando i baffi.

Foto: facebook AS Roma.

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