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Stangata UEFA per il Chelsea: violazioni gravi al nuovo Fair Play Finanziario

Chelsea

La causa: vendite di asset interni e scambi “anomali”

La UEFA ha inflitto pesanti sanzioni al Chelsea per il mancato rispetto della nuova normativa sul Fair Play Finanziario, in particolare per la violazione della cosiddetta Football Earnings Rule.

Come riportato da Calcio e Finanza, il club londinese ha accettato un pacchetto di penalizzazioni economiche e restrizioni sportive che avranno effetto dal 2025 al 2029.

Irregolarità contabili e trasferimenti sospetti

Secondo quanto comunicato dalla UEFA, il Chelsea ha registrato perdite aggregate superiori ai limiti consentiti nei periodi di bilancio conclusi nel 2023 e 2024, con un ulteriore disavanzo previsto anche per il 2025. A causa di queste irregolarità, la Prima Camera del CFCB (Organo di Controllo Finanziario UEFA) ha aperto un’indagine formale già nel settembre 2024.

L’indagine ha fatto emergere gravi anomalie nei trasferimenti e nelle operazioni intra-gruppo, tra cui:

Scambi con lo Strasburgo, club anch’esso controllato dal gruppo BlueCo, che secondo la UEFA sarebbero avvenuti a valori non di mercato (non fair value).

Cessioni di giocatori mai impiegati, operazioni sospettate di essere state effettuate unicamente per migliorare artificiosamente i bilanci.

Vendite di asset interni, come due hotel e la squadra femminile, a società collegate. Guadagni che, per la UEFA, non possono essere contabilizzati ai fini del rispetto del FFP.

Le sanzioni: multa immediata e mercato bloccato

Le misure imposte dalla UEFA al Chelsea si suddividono su due fronti:

Sanzioni economiche

20 milioni di euro di multa da pagare subito.

Fino a 60 milioni aggiuntivi condizionati al mancato rispetto dei target finanziari nel triennio 2025-2027. 20 milioni per ogni anno in cui il club non rientrerà nei parametri, con penalità proporzionali in caso di scostamenti minori.

Restrizioni sportive

Divieto di registrare nuovi giocatori nella Lista A UEFA per le competizioni europee nelle stagioni 2025/26 e 2026/27, salvo saldo attivo tra spese e risparmi sui trasferimenti.

Questa restrizione si estenderà anche a 2027/28 e 2028/29 se gli obiettivi economici non verranno centrati.

In caso di scostamenti tra i 10 e i 20 milioni di euro, scatteranno limitazioni ancora più severe. Il club potrà reinvestire solo la metà dei risparmi ottenuti dalle cessioni.

Un precedente pesante per il nuovo FFP

Questa decisione della UEFA rappresenta un segnale forte e inequivocabile sulla severità con cui verranno applicate le nuove regole finanziarie. Per il Chelsea, si apre ora una fase complessa, con sfide cruciali sul piano sportivo e gestionale. La delibera resta ora in attesa di ratifica da parte del Consiglio Federale UEFA, ma il messaggio è già chiaro: i margini per aggirare le regole si sono drasticamente ridotti.

Foto: X, @Chelsea

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