Pressing e verticalità: il Manchester City impone ritmo e qualità
Una serata bagnata dalla pioggia di Orlando ha fatto da sfondo a una sfida vibrante tra Juventus e Manchester City, terminata con un netto 5-2 in favore degli inglesi. I Citizens sono stati protagonisti di una prova di forza travolgente, con Doku, Haaland, Foden e Savinho a spartirsi la scena in un festival del gol che ha messo a dura prova la retroguardia bianconera. La Juventus, dopo un’illusione iniziale con il pari di Koopmeiners, ha sofferto l’intensità del City e solo nel finale, con Vlahovic, è riuscita a rendere meno amaro il passivo. Una gara che ha evidenziato la distanza tra le due squadre, sul piano tecnico, fisico e mentale.
Formazioni e tabellino di Juventus-Manchester City
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Savona (60° Gatti), Kelly; A. Costa (57° Cambiaso), Locatelli (57° Thuram), McKennie (82° Adzic), Kostic; Nico Gonzalez, Koopmeiners (57° Yildiz); Vlahovic.
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Ederson; Nunes, Dias, Akanji, Ait-Nouri (75° O’reilly); Rodri (66° Gundogan), Reijnders; Savinho, Bernardo Silva (75° Cherki), Marmoush (46° Haaland); Doku (66° Foden).
Reti: 9° Doku, 11° Koopmeiners. 26° Kalulu (Aut), 52° Haaland, 69° Foden, 75° Savinho. 84° Vlahovic.
Il racconto del match
Primo tempo
Il primo tempo di Juventus–Manchester City è stato elettrico fin dalle prime battute. Il City parte fortissimo e sfiora il gol al 4’ con un colpo di testa di Bernardo Silva sventato da un ottimo intervento di Di Gregorio. Il vantaggio inglese arriva poco dopo: al 9’ Doku raccoglie un perfetto filtrante di Ait Nouri, rientra sul destro e insacca con un diagonale preciso. La Juve prova subito a reagire e al 11’ Vlahovic ha una buona occasione, ma è Koopmeiners, approfittando di un clamoroso errore in disimpegno di Ederson, a firmare l’1-1 con una conclusione angolata.
La gara resta apertissima e al 26’ il City torna avanti in modo rocambolesco: cross basso di Marmoush e autogol sfortunato di Kalulu, che nel tentativo di anticipare l’attaccante mette la palla nella propria rete. Dopo il cooling break, la Juve fatica a ritrovare ordine, mentre il City continua a gestire e affonda con pericolosità: Savinho e Ait Nouri sfiorano il terzo gol ma trovano un super Di Gregorio a dire no. Nel finale la pioggia battente non frena i Citizens, che chiudono in attacco mentre i bianconeri si chiudono nella propria area.
Secondo tempo
Il secondo tempo si apre con la squadra inglese ancora una volta arrembante: al 46’ Savinho sfiora l’assist per Haaland, che non arriva per un soffio. Il City, però, colpisce al 52’ con lo stesso Haaland, che ribadisce in rete una combinazione tra Reijnders e Matheus Nunez. La Juve tenta una reazione con i cambi: Yildiz e Cambiaso portano maggiore brillantezza, e lo stesso Yildiz sfiora il bersaglio al 58’.
Il Manchester però continua a colpire: al 69’ arriva il 4-1 con Foden, al termine di un’azione spettacolare orchestrata da Haaland e rifinita da Savinho. La Juve rischia di sbandare ma mantiene un minimo di equilibrio, anche se al 75’ subisce un’altra prodezza: Savinho raccoglie una respinta corta e piazza un tiro sotto la traversa per il 5-1. Dopo il cooling break e qualche sostituzione, l’orgoglio bianconero riemerge all’84’: Yildiz serve Vlahovic con un gran filtrante e l’attaccante serbo accorcia le distanze con freddezza.
Negli ultimi minuti, la Juve ci prova ma non ha più energie per riaprire davvero la sfida. Il City invece riprende a palleggiare con autorità, chiudendo una prestazione travolgente. Il secondo tempo si chiude sul 5-2: uno show firmato Haaland, Savinho e Foden, con un lampo finale di Vlahovic a mitigare la delusione bianconera.
Foto: Instagram, @ManCity