Il Monza verso una svolta storica: la famiglia Berlusconi pronta a cedere la maggioranza a un gruppo americano guidato da Mauro Baldissoni
L’A.C. Monza, promosso per la prima volta in Serie A grazie all’impegno della famiglia Berlusconi, si trova ora al centro di una trattativa avanzata per il passaggio di proprietà da Fininvest a un gruppo di investitori statunitensi guidato dall’ex manager giallorosso Mauro Baldissoni.
Fininvest, la holding eredita di Silvio Berlusconi, sarebbe pronta a cedere inizialmente l’80% del capitale del club, con un’opzione per salire al 100% entro un anno dalla firma.
L’operazione è stata recentemente valutata intorno ai 30 milioni di euro, anche se fonti diverse parlano di cifre fino a 90 milioni.
Il Monza, reduce dalla retrocessione in Serie B, è attualmente oggetto di una trattativa definita in fase “molto avanzata”: lunedì scorso Nicolas Burdisso, designato come nuovo direttore sportivo, è atteso a Milano per strutturare il suo ruolo nel nuovo organigramma societario.
Contestualmente, Baldissoni sarebbe il candidato prescelto per assumere la carica di amministratore delegato, ponendo le basi per una direzione gestionale italo-americana.
Prospettive per la nuova proprietà
La cordata statunitense, che potrebbe comprendere anche altri fondi e investitori, punta a preservare la continuità sportiva, consolidando l’esperienza dirigenziale attuale: nel mirino rimane la figura di Adriano Galliani, che potrebbe restare nel consiglio di amministrazione o in famiglia di spicco dell’area sportiva, anche dopo il completamento dell’operazione .
Nonostante le perdite sportive e finanziarie (il Monza ha chiuso il 2024 con perdite superiori ai 48 milioni e Fininvest ha dovuto svalutare la partecipazione per circa 120 milioni), l’ingresso della nuova proprietà è visto come occasione di rilancio, anche nell’ottica di rientrare prontamente in Serie A.
Il contesto precedente e le voci alternative
Prima dell’ipotesi Baldissoni–USA, la famiglia Berlusconi aveva valutato altre opzioni, tra cui il fondo italo-americano Gamco Investors di Mario Gabelli e il fondo Orienta Capital Partners, ma entrambe queste ipotesi si sono arenate.
L’interesse di Gabelli emerse nell’autunno del 2024, ma non si tradusse in un accordo concreto nella fase finale.
Anche Orienta era in trattativa per una quota di maggioranza fino al 60%, salvo poi ritirarsi.
Impatto su tifosi e squadra del Monza
La prospettiva del passaggio a una proprietà americana non entusiasma tutti i tifosi; alcuni esponenti della tifoseria organizzata hanno esposto striscioni critici contro dirigenti come Galliani e Bianchessi, chiedendone l’allontanamento.
È probabile che la nuova gestione supporterà un rinnovamento anche tecnico: ad esempio, già è stato annunciato il prestito di Kevin Zeroli dal Milan e si parla di altri giovani talenti in arrivo.
Verso il closing
Secondo le parole della stampa sportiva, l’operazione si chiuderà “tra pochi giorni”, con firme previste entro breve se non vi saranno ritardi dell’ultimo minuto.
Resta da vedere se la valutazione finale sarà quella intorno ai 30 milioni inizialmente discussi o se si arriverà ai 90 milioni ipotizzati da fonti economico‑finanziarie.
Il futuro del Monza entra dunque in una nuova fase: dopo la guida della famiglia Berlusconi, chiamata a investire circa 300 milioni dal 2018 ad oggi tra infrastrutture e club, la palla passerà a imprenditori Usa, che avranno il compito di restituire al club la massima serie e consolidare un progetto sportivo sostenibile.