Torino, è l’ora dell’allenatore, il presidente Cairo punta su Baroni quasi libero dalla Lazio, occhio però alla concorrenza: le ultime.
Il futuro della panchina del Torino è appeso a un filo sottile che si chiama Marco Baroni.
Dopo giorni di riflessione, incontri e retroscena, il presidente Urbano Cairo è pronto a giocare la sua mossa decisiva: convincere l’ex tecnico del Verona – in uscita dalla Lazio – a sposare il progetto granata.
La settimana appena iniziata può segnare una svolta cruciale per il club piemontese, ancora orfano di una guida tecnica certa per la stagione 2025/26.
Il nome di Baroni non è nuovo negli ambienti torinesi.
Da giorni è in cima alla lista dei desideri della dirigenza, tanto che è già pronto un contratto biennale, con opzione per il terzo anno, per garantirgli stabilità e margini di manovra.
Il nodo? La concorrenza. Su di lui c’è anche la Fiorentina, che cerca il successore di Raffaele Palladino e che potrebbe contare sull’aspetto emotivo: Baroni è fiorentino e tifoso viola.
Torino, Cairo tra Baroni e Vanoli: con l’attuale tecnico rapporto sempre in bilico
Fino ad una settimana fa, lo scenario sembrava definito: Paolo Vanoli verso l’esonero dopo le dure parole di Cairo al termine della sconfitta contro la Roma.
Un presidente deluso, un tecnico messo pubblicamente in discussione.
Ma poi è arrivato l’incontro chiarificatore: giovedì scorso a Milano, Vanoli ha discusso a lungo con Cairo e il dt Davide Vagnati.
Nessuna decisione ufficiale, nessun comunicato: ma l’esonero, da certo, è diventato probabile.
Si attende un secondo faccia a faccia nei prossimi giorni, probabilmente decisivo per sancire l’addio e liberare il tecnico varesino, diretto verso la panchina del Cagliari.
Nel frattempo, la situazione di Marco Baroni si è sbloccata: l’accordo con la Lazio per la rescissione è ormai cosa fatta.
Martedì sarà a Roma per mettere tutto nero su bianco, chiudendo ufficialmente il suo ciclo con i biancocelesti.
A quel punto, il Torino potrà avanzare formalmente la propria proposta, forti dell’anticipo su tutte le concorrenti.
La Fiorentina resta alla finestra, ma il caos dirigenziale e l’incertezza sul futuro di Pradé potrebbero rallentare l’inserimento viola.
Mercato: Duda e Tchatchoua nomi caldi
Mentre si lavora alla scelta dell’allenatore, il Torino comincia a disegnare la rosa del futuro.
L’attenzione è puntata su Ondrej Duda, centrocampista slovacco in uscita dall’Hellas Verona, altro indizio del forte interesse per Baroni, che lo ha avuto come perno nella salvezza degli scaligeri.
Duda sarebbe il sostituto ideale di Samuele Ricci, nel mirino di Inter e Milan e valutato non meno di 30 milioni di euro.
Ma non è l’unico nome proveniente da Verona: piace anche Jackson Tchatchoua, terzino destro dinamico e affidabile, anche se su di lui c’è già l’Inter.
Torino, Cairo tra Baroni e Vanoli: i granata cambiano pelle?
Qualunque sarà la scelta, il nuovo tecnico erediterà un Torino impostato tatticamente sul 4-2-3-1, modulo caro sia a Vanoli che a Baroni.
Alcuni tasselli resteranno: da Maripán a Biraghi in difesa, passando per Casadei in mediana e il blocco offensivo composto da Lazaro, Vlasic e Adams.
Attorno a loro si costruirà la nuova identità di un Toro che ha bisogno di certezze, ma anche di una scossa vera.
Settimane di attesa, riflessioni e trattative stanno per culminare in un verdetto.
Marco Baroni è l’uomo giusto per voltare pagina? Paolo Vanoli merita la conferma dopo una stagione comunque solida?
Urbano Cairo ha tra le mani una decisione cruciale, forse la più importante dell’ultimo triennio granata. I tifosi aspettano. E il tempo stringe.
Foto: Instagram Marco Baroni.
