Il centrocampista dell’OM, Adrien Rabiot, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport nella quale ha toccato diversi temi
Adrien Rabiot, che un anno fa ha lasciato l’Italia e la Juventus dopo la naturale scadenza del contratto, torna a far parlare di sé. Il francese ha lanciato segnali piuttosto chiari al suo mentore, Max Allegri, che si è appena accasato al Milan. Il centrocampista è arrivato al Marsiglia a parametro zero la scorsa estate, dunque ha un accordo con il club francese per potersi liberare a soli 10 milioni di euro. Una cifra abbordabile per i rossoneri, che forse avrebbero più problemi ad accontentare Rabiot sull’ingaggio. Di seguito i passaggi fondamentali della sua intervista al quotidiano.
Rabiot: “Juve? Giuntoli non mi ha convinto a restare”
Adrien Rabiot, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, si è soffermato sulla sua esperienza alla Juve: “Juventus? Sono stati anni fondamentali perché se oggi posso gestire queste responsabilità lo devo al fatto di aver potuto maturare in un club come la Juve, dove alla fine ero uno dei capitani. Leadership? Preferisco dare l’esempio in campo, ma ho sicuramente imparato molto da Ibrahimovic quando ero al Psg e da Buffon e Chiellini poi alla Juventus“
Poi sul perché ha deciso di non rinnovare il suo contratto con i bianconeri: “C’era un interesse perché si continuasse insieme. Anche Thiago Motta mi aveva chiamato, ma Giuntoli non ha fatto il necessario per convincermi. E non ho avuto la sensazione che volesse costruire qualcosa di importante. Vista la loro stagione caotica, forse ho avuto ragione. Già da qualche anno non erano stati fatti acquisti all’altezza della Juve e questo mi frustrava perché avevo l’impressione che in campo fossimo in pochi a fare il necessario. Non volevo continuare in quelle condizioni cosi ho preferito rimettermi in gioco altrove e ho scelto il Marsiglia“.
”Allegri? Per me è come un papà”
Il centrocampista francese, infine, ha raccontato del suo rapporto stretto con il nuovo tecnico del Milan, Massimiliano Allegri: “Scegliere Marsiglia senza la Champions non era scontato. Adesso che ci siamo qualificati, sarebbe importante poterla giocare in quello stadio e in quell’ambiente. Con Allegri in realtà ci parlo spesso. Giovanni Rossi, il consigliere di De Zerbi, lavora anche con lui e quando lo chiama mi dice:
‘Vieni che ti passo tuo papà‘. Con Allegri posso parlare di tutto e non solo di calcio. Lo apprezzo molto come persona. Ha una mentalità vincente. Ed è chiaro, se mi chiama io sarò sempre disponibile a parlarci“