Da lunedì avrà ufficialmente inizio l’era Tare. Tanti i nodi da sciogliere, primo su tutti quello legato al prossimo allenatore.
Errare umano, perseverare è diabolico. Il Milan lo sa, almeno è quello che si augurano i suoi tifosi. La dirigenza targata Moncada, Furlani e Ibrahimovic ha sempre affrontato superficialmente la questione allenatore.
Il risultato? Una pila di fallimenti, che eguaglia in altezza il grattacielo UniCredit. Non servono altre spiegazioni.
Ed è per questo che il nuovo Ds Tare ha come primo obbiettivo da spuntare sull’agenda quello di individuare il nuovo volto della panchina rossonera.
Un compito non da poco, ma che non preoccupa il dirigente Albanese. Igli Tare mastica la lingua del pallone e grazie alla sua esperienza da calciatore capisce le dinamiche di campo, riportando così a Casa Milan delle competenze che erano state perdute.
Toto allenatore
Dopo la notizia ufficiale della separazione tra Sergio Coincencao e il Club di Via Aldo Rossi, è iniziato il toto allenatore: tanti i nomi che circolano sui social, tante anche le suggestioni.
Tuttavia è ancora presto per la fumata bianca. La scelta sarà ben ponderata per evitare di imbattersi nei fantasmi del passato.
L’allenatore sarà al centro del sistema Milan e attorno a lui graviteranno tutte le dinamiche di rifondazione. La Rosa, già ben attrezzata, verrà limata e modellata dal nuovo tecnico.
Di conseguenza risulta di vitale importanza affidarsi alla persona giusta.
Milan Tricolore
Ad oggi dare un volto a “Mister X” sarebbe impensabile. Nessuna trattativa è stata intavolata e nel quartier generale rossonero l’ufficio di Tare è ancora occupato.
Gli allenatori candidati a sedersi sulla panchina del Diavolo hanno tutti in comune una caratteristica: la nazionalità.
Il Milan negli ultimi anni ha assunto una dimensione sempre più internazionale, arrivando a parlare 12 lingue diverse nello spogliatoio.
Motivo per cui la dirigenza vuole restituire un po’ di italianità. A partire dall’allenatore: Allegri,Italiano, de Zerbi, Farioli, Sarri. Tutti nomi che riavvicinerebbero il Milan alla sua storica tradizione.
Italiano di nome e di fatto
Siamo oramai giunti al tramonto di una stagione interminabile e molte squadre sono pronte ad affrontare cambiamenti in panchina: a partire dal Milan, passando per Fiorentina, Juventus, Atalanta, Roma, fino ad arrivare addirittura all’Inter.
In questo Walzer di allenatori, i rossoneri strizzano l’occhio a qualcuno in particolare. Vincenzo Italiano nella parentesi bolognese ha dimostrato di essere uno dei migliori allenatori italiani in circolazione.
Lo scorso 14 maggio all’Olimpico il tecnico italo-tedesco ha stregato Furlani & co.
In aggiunta il suo curriculum combacia perfettamente con l’identikit realizzato dalla dirigenza del Milan: Italiano (di nome e di fatto), giovane, coraggioso e vincente.
L’ex allenatore della Viola ha sposato la causa Bologna e, dopo la vittoria della Coppa Italia, sarà ancora più complicato assistere alla separazione dallo splendido popolo rossoblù.
Nonostante ciò, il Diavolo da buon tentatore non molla la presa, e spera che Vincenzo possa mordere la mela e abbandonare i giardini dell’Eden, per sedersi sul trono degli inferi.