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Juve, Giuntoli: “Vogliamo la Champions. Tudor? Decidiamo a luglio”

Juve, Giuntoli: "Tudor? decideremo dopo il mondiale"

Il direttore sportivo della Juve, Cristiano Giuntoli, ha parlato a margine del premio “Gianni Di Marzio” soffermandosi su diversi temi

Il dirigente bianconero, in occasione della cerimonia per la seconda edizione del premio “Gianni Di Marzio” a Portofino, ha parlato della stagione della Juventus e di diversi argomenti scottanti. Dopo l’arrivo di Motta in panchina e i tanti acquisti dell’estate scorsa, ci si aspettava una stagione diversa da parte della vecchia signora. Ora, a una giornata dal termine del campionato, l’obiettivo è raggiungere la qualificazione alla Champions League sotto la guida di Tudor. Del futuro del tecnico croato e di tanto altro, ha parlato proprio Cristiano Giuntoli; ecco le sue dichiarazioni riportate da Gianlucadimarzio.com.

Giuntoli: “Alla Juve serve grande applicazione”

Il direttore sportivo della Juventus, Cristiano Giuntoli, si è soffermato sull’atteggiamento e le qualità che ci vogliono per stare e per lavorare in un club come quello bianconero: “Alla Juve si arriva sicuramente con grande applicazione. lo sono convinto che il talento esista, ma anche la forte applicazione. Tutti i presidenti che sono qua hanno avuto un’applicazione feroce, è quella che ti fa arrivare

Giuntoli, inoltre, ha detto la sua sulla possibile qualificazione alla prossima Champions League: “È importante fare l’ultimo passo, abbiamo ringiovanito e cambiato tanto, alla Juve c’è grande pressione: vogliamo arrivare in Champions e il prossimo anno con 2-3 acquisti mirati e il rientro di tanti infortunati ci permetterà di avere una squadra molto competitiva“.

“Koopmeiners? Dimostrerà il suo valore”

L’ex dirigente del Napoli, infine, si è poi espresso sul futuro di Tudor e sul deludente rendimento di Koopmeiners in questa prima annata in bianconero: “Tudor ha avuto un grande impatto, forse me lo aspettavo meno psicologo e più sergente di ferro. È molto attento nei colloqui personali e nell’interpretare cosa succede ogni giorno a livello psicologico. Ha avuto un grandissimo impatto perché ci sta dando una grande mano. Il suo futuro? Finiamo il campionato e il Mondiale e poi decideremo. Koopmeiners? Ha perso un sacco di partite, in tutto quasi tre mesi di tempo. Lui è un bravissimo calciatore e deve ancora dimostrare il suo valore, ma sono certo che lo farà“.

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