Milan e Bologna si ritrovano a distanza di pochi giorni, ma questa volta c’è in palio molto più di tre punti: è la Coppa Italia; Le probabili formazioni
Novanta minuti – o forse di più – per incidere un nome nella storia. Milan e Bologna si ritrovano a distanza di pochi giorni, ma questa volta c’è in palio molto più di tre punti: è la Coppa Italia 2024/25, ed è tempo di finale. L’Olimpico di Roma si prepara a ospitare una sfida dal sapore epico: i rossoneri inseguono il primo trionfo nella competizione dopo ventuno anni; il Bologna, invece, torna a giocarsi un trofeo nazionale cinquantuno anni dopo l’ultima volta, quella finale vinta ai rigori contro il Palermo nel 1974.
Per Conceição è l’occasione di mettere la firma su una stagione di consolidamento, mentre per Italiano – alla prima finale con i rossoblù – c’è la possibilità di riportare un trofeo in Emilia e chiudere un cerchio iniziato con un progetto ambizioso e coraggioso.
Cosa aspettarsi
Due filosofie diverse, una posta in palio identica. Il Milan proverà a far valere il proprio tasso tecnico e la qualità dei singoli, affidandosi al tridente formato da Leao, Pulisic e Jovic (in vantaggio su Gimenez), mentre a centrocampo Fofana stringerà i denti per affiancare Reijnders nella zona nevralgica.
Il Bologna, invece, arriva col vento in poppa: ha recuperato elementi chiave come Odgaard e Ndoye, entrambi favoriti per partire titolari nel trio alle spalle di Dallinga. La squadra di Italiano non rinuncia mai a costruire dal basso e ad aggredire, ma dovrà fare attenzione alle transizioni rossonere e alla profondità di Leao.
Sarà una finale aperta, probabilmente molto tattica nella fase iniziale, ma destinata ad accendersi con il passare dei minuti. L’equilibrio può essere spezzato da una giocata, un errore, o da chi saprà gestire meglio la pressione. E soprattutto: chi saprà reggere l’urto emotivo di una serata che vale una stagione.
Le probabili formazioni di Bologna-Milan
Milan – Conceição conferma il 3-4-3, con Maignan tra i pali e la difesa composta da Tomori, Gabbia e Pavlovic. Sulle fasce agiranno Jimenez a destra e Theo Hernandez a sinistra, mentre in mezzo Fofana – non al meglio – dovrebbe stringere i denti per affiancare Reijnders. In avanti, spazio al tridente formato da Pulisic, Leao (che rientra dopo la squalifica in campionato) e Jovic, leggermente favorito su Gimenez.
Bologna – Italiano recupera pedine fondamentali e punta sul 4-2-3-1. In porta ci sarà Skorupski, protetto da Calabria, Beukema, Lucumí e Miranda. In mediana agiranno Freuler e Ferguson, con Orsolini, Odgaard e Ndoye alle spalle dell’unica punta Dallinga. Odgaard e Ndoye sono dati in crescita fisica e tecnica, e dovrebbero essere premiati dal 1′. Panchina per Castro.
Una notte da ricordare
Quando l’arbitro fischierà l’inizio, tutto il resto smetterà di contare. Non ci saranno più statistiche, infortuni o favoriti: solo due squadre, due città, due sogni che si rincorrono sotto le luci dell’Olimpico. Da una parte, la storia pesante del Milan, la sete di tornare a sollevare un trofeo che manca da troppo tempo. Dall’altra, la favola moderna del Bologna, il ritorno a una finale che mancava da una vita intera, con un popolo intero pronto a esplodere per un traguardo che profuma d’impresa.
È una notte che può cambiare le carriere, segnare le pagine dei libri, scolpire volti nella memoria collettiva. Per qualcuno sarà l’apice, per altri un punto di partenza. Ma per tutti sarà una notte da ricordare, dove ogni corsa, ogni contrasto, ogni lacrima conterà più di mille parole.
Perché le finali non si giocano soltanto: si vivono. E, se hai il coraggio, si vincono.
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Foto Instagram Copertina: @iamrafaeleao93
