Supercoppa Italiana: Il torneo si giocherà con il format a quattro squadre anche nel 2026. Intanto il Milan valuta l’ipotesi di una partita in Australia per aggirare l’indisponibilità di San Siro.
La Serie A guarda sempre più all’estero, tra affari milionari e nuovi orizzonti strategici.
Mentre la Lega conferma che la Supercoppa Italiana si disputerà ancora in Arabia Saudita nel 2026, con un format allargato a quattro squadre, emergono tensioni e dubbi da parte dell’Inter, che medita una possibile rinuncia.
Sullo sfondo, intanto, prende corpo una clamorosa ipotesi per il Milan: giocare una gara di campionato in Australia.
Supercoppa Italiana in Arabia e tensioni nerazzurre
La decisione di mantenere il format quadrangolare della Supercoppa Italiana e di disputarla nuovamente in Arabia Saudita nel 2026 porta in dote un incasso da 23 milioni di euro per la Lega Serie A.
Tuttavia, non mancano le frizioni. Durante l’ultima assemblea in videoconferenza, l’Inter — rappresentata dall’avvocato Angelo Capellini — ha fatto sapere di riservarsi la decisione di partecipare, manifestando perplessità legate all’intensità del calendario.
Il club milanese preferirebbe tornare alla formula della gara secca, soprattutto in vista degli impegni europei e dell’eventuale partecipazione alla Coppa Intercontinentale a dicembre. La Lega, dal canto suo, non esclude possibili sanzioni in caso di forfait.
Milan, suggestione australiana per il 2026
Parallelamente, si affaccia all’orizzonte una novità clamorosa per il Milan: la possibilità di disputare una partita di campionato in Australia.
L’ipotesi nasce dall’indisponibilità di San Siro tra gennaio e febbraio 2026, periodo in cui lo stadio sarà utilizzato per l’organizzazione della cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina.
L’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, ha comunicato ai club una proposta economicamente vantaggiosa proveniente dall’Oceania.
Tuttavia, resta l’incognita dell’approvazione da parte della UEFA, che finora non ha mai autorizzato trasferte di campionato fuori dai confini europei. Le società confidano sull’intervento del vicepresidente UEFA Gabriele Gravina per ammorbidire la posizione di Aleksander Ceferin.