Palladino non ha il posto assicurato e spunta una suggestione intrigante: chi sarà l’allenatore della Fiorentina nella prossima stagione?
Dopo un inizio di stagione che aveva lasciato immaginare un’annata da sogno, i troppi passaggi a vuoto fatti dalla squadra di Palladino hanno portato la Fiorentina all’ottavo posto in campionato: troppo poco rispetto alle aspettative, anche se la classifica è decisamente corta.
Per la Fiorentina, il derby di domani contro l’Empoli, quindi, vale doppio. In ballo, infatti, non ci sono soltanto tre punti pesanti per la classifica, ma anche il futuro dell’ex mister del Monza.
Il tecnico viola sa bene che le vittorie contro Milan, Inter e Juventus non basteranno a garantirgli la conferma. La società pretende di più: un finale di stagione all’altezza delle ambizioni, con l’obiettivo minimo della finale di Conference League e un piazzamento migliore rispetto a quello dello scorso anno.
La società riflette: gli investimenti non sono stati ripagati
Gli investimenti dell’ultima estate – De Gea, Kean, Gosens, Pongračić, Gudmundsson – e l’innesto di Fagioli a gennaio avevano acceso le aspettative. Almeno sulla carta, la Fiorentina si è rinforzata, e adesso i risultati devono arrivare.
L’obiettivo dichiarato è la qualificazione alla prossima Europa League. Palladino, già messo in discussione in più di un’occasione nel corso della stagione, rischia seriamente: se l’ottavo posto attuale dovesse essere confermato a fine campionato, il cambio in panchina diventerebbe inevitabile.
Palladino via dalla Fiorentina? Un ex allenatore di A aspetta alla finestra
Ma se il matrimonio tra Palladino e la viola dovesse terminare chi sarebbe in lizza per sostituirlo?
Una cosa è certa: le qualità dell’attuale rosa della Fiorentina sembrano sposarsi perfettamente con la filosofia di gioco di Maurizio Sarri. L’ex tecnico della Lazio rappresenta oggi una suggestione concreta per la Fiorentina, una possibilità da monitorare con attenzione.
E ad alimentare le voci c’è il fatto che, dall’altro lato, c’è il desiderio del mister toscano di rimettersi in gioco, magari proprio con la squadra per cui ha sempre tifato, come aveva confidato il suo amico Aurelio Virgili appena due mesi fa.
Ora spetta a Palladino, nelle ultime cinque giornate di campionato e nel doppio confronto della semifinale di Conference League contro il Real Betis, dimostrare di poter essere lui l’uomo giusto per il futuro.