L’attaccante bianconero ha concesso un’intervista a Repubblica dove si dice felice alla Juve; a giugno si capirà quale sarà il suo futuro
Randal Kolo Muani, intervistato da Repubblica, ha raccontato i suoi primi mesi in Italia e alla Juventus; oltre a questo è stato interrogato anche sul suo futuro. Il francese, arrivato a gennaio in prestito secco dal PSG, si è reso protagonista di un ottimo avvio di avventura in maglia bianconera. In campionato, in sole 6 presenze, ha siglato 5 reti: l’impatto sulla Serie A è stato inaspettatamente immediato e prolifico.
Juve, il francese vorrebbe restare
Il classe 1998, tra i vari temi toccati nel corso dell’intervista, ha raccontato di come il tecnico italo-brasiliano lo ha convinto ad abbracciare la causa bianconera e di quanto gli farebbe piacere restare: “Non definirei chiuso il capitolo Psg, visto che ho ancora un contratto con loro. La mia volontà è di giocare e di divertirmi. Ma se le cose continuano cosi, perché non restare? La Juventus è il club che mi ha aperto le porte. Ho parlato molto con Thiago Motta prima di venire, mi ha spiegato come vedeva le cose, come avremmo giocato. E questo che mi ha attirato e spinto a firmare.”
Dunque Kolo Muani vorrebbe continuare la sua avventura alla Juve anche oltre il prossimo giugno; di sicuro molto passerà dalla possibile intesa tra i due club. Per trattare con il PSG e accontentarlo, per i bianconeri sarà fondamentale centrare la qualificazione in Champions League, dati gli introiti che garantisce.
kolo Muani ha un contratto con il PSG fino al 2028, quindi la Juve per trattenerlo dovrà sapere convincere i parigini con la formula giusta; o si rinnoverà il prestito, oppure si deciderà di investire una grossa cifra per assicurarselo a titolo definitivo.
Kolo Muani: “Non mi aspettavo di fare così bene”
L’ex attaccante del Francoforte, inoltre, ha analizzato questo suo primo periodo in bianconero: “Non credevo che i miei esordi riuscissero così bene. Mi sento adatto al calcio europeo. Sono un attaccante e al giorno d’oggi bisogna essere polivalenti, quindi sto bene al centro come da esterno. Preferisco giocare negli spazi, prendere la profondità e sfruttare la mia velocità, ma sto dimostrando di sapere anche combinare nello stretto: contro il Verona, il gol nasce dalla palla che do a Locatelli. Il calcio è così. Meglio ragionare di partita in partita“.