Juve-Atalanta, disfatta bianconera, i nerazzurri ne fanno quattro e dominano in lungo e largo: cronaca e pagelle del match.
Altro che scudetto, la Juventus crolla sotto i colpi di un’Atalanta dominante e subisce una sconfitta pesantissima in casa.
Finisce 4-0 per i nerazzurri, che impongono il loro gioco dall’inizio alla fine, lasciando i bianconeri in balìa degli eventi.
Una prestazione devastante per la Dea ed umiliante per la squadra di Thiago Motta, mai realmente in partita.
Juve-Atalanta, Dea forza quattro, disfatta bianconera: la cronaca della partita
La sfida inizia con ritmi alti, ma la Juventus non riesce a prendere il controllo della gara.
Dopo qualche tentativo isolato da entrambe le parti, il primo episodio chiave arriva al 29’, quando un fallo di mano di McKennie regala un calcio di rigore all’Atalanta.
Retegui dal dischetto non sbaglia e porta avanti i suoi.
Il gol scatena la contestazione dello Stadium, con i tifosi bianconeri già infuriati per la prestazione opaca della squadra.
L’Atalanta, invece, non si ferma e sfiora più volte il raddoppio prima dell’intervallo, con Lookman e Zappacosta pericolosi.
Nella ripresa ci si aspetterebbe una reazione bianconera, ma accade l’opposto.
Al primo minuto De Roon punisce una difesa juventina immobile e fa 2-0.
La Juventus si scioglie completamente e l’Atalanta ne approfitta per dilagare.
Al 66’ Zappacosta firma il tris dopo una grande azione corale, mentre al 76’ Lookman chiude il poker approfittando di un clamoroso errore di Vlahovic.
Juventus nel baratro, Atalanta da sogno
Il fischio finale di Juve-Atalanta certifica una disfatta totale per la Juventus, che ora rischia seriamente di perdere il quarto posto in classifica.
La squadra di Thiago Motta è in crisi di gioco, identità e risultati, con una tifoseria sempre più spazientita.
Dall’altra parte, l’Atalanta si conferma una seria candidata allo scudetto.
Con questa vittoria si porta a tre punti dalla capolista Inter e due dal Napoli, con lo scontro diretto contro i nerazzurri milanesi alle porte.
Gasperini ed i suoi possono sognare in grande.
Juve-Atalanta, Dea forza quattro, disfatta bianconera: le pagelle della vecchia signora
Di Gregorio 6,5 – Attento su Lookman al 21’, intuisce il lato della conclusione dal dischetto di Retegui, ma non riesce ad arrivarci. Poi sale in cattedra e tiene a galla la Juve una-due-tre-quattro-cinque volte. Non basta: De Roon lo buca ad inizio ripresa, dopo un’altra respinta su Lookman. Poi anche Zappacosta lo infila e Lookman timbra il 4-0. Non ha colpe.
Weah 5 – Zappacosta su quella fascia lo asfalta come e quando vuole. Sembra impossibile per il figlio d’arte bianconero contenere le avanzate del diretto avversario, non a caso protagonista nelle principali palle gol della Dea del primo tempo. (Dal 54′ Alberto Costa 5 – Il risultato non cambia neanche con l’ingresso in campo del portoghese, anzi nella ripresa Zappacosta riesce finalmente a segnare).
Gatti 5,5 – La sua insufficienza è lieve perché, oltre ad essere come sempre l’ultimo a mollare, salva il risultato con almeno due interventi provvidenziali. È l’unico bianconero a non essere fischiato al momento del cambio per qualche acciacco fisico. (Dal 54′ Kalulu 5 – Dapprima sembra portare energia e razionalità, risolvendo un paio di situazioni complicate, poi la Dea dilaga e neanche lui ci capisce più niente).
Kelly 4 – Molto male, in alcuni frangenti disastroso. Va anche al tiro in avvio, ma è un bagliore unico in una serata cupa e grigia. Retegui lo mette in difficoltà. Perde palla lui nell’azione del 2-0 bergamasco. Statico anche sul terzo gol nerazzurro.
Cambiaso 5 – Fatica a reggere la doppia spinta Cuadrado-Bellanova da quel lato. Davanti non si vede mai, dietro arranca.
Locatelli 4,5 – L’impegno è innegabile, ma è molto distante da essere perno e cervello di una squadra. De Roon ed Ederson lo mettono in imbarazzo.
Thuram 5,5 – Il primo squillo del match arriva proprio da un suo tiro che sfiora la traversa. Poi entra nell’anonimato insieme a tanti altri compagni di squadra.
McKennie 5 – Corre molto, ma fa anche tanta confusione.
Sulla trequarti, manda al tiro Thuram. Sbaglia una palla facile per Weah. Suo il fallo di mano che costa il rigore. Ripresa da spettatore, con diversi errori tecnici. Il colpo di testa nel finale (gran parata di Carnesecchi) non migliora la prestazione.
Yildiz 4,5 – Non è al meglio e si vede. Se gli esterni dell’Atalanta puntano costantemente l’uomo, quelli della Juve sono dei veri desaparecidos. Lo si vede, difatti, solo al momento del cambio. Una delle peggiori prestazioni in bianconero. (Dal 46′ Koopmeiners 4,5 – L’ex tanto atteso parte dalla panchina e poi, una volta entrato, non sposta minimamente gli equilibri dell’incontro. Largo a destra, non proprio nel suo ruolo. Non porta nulla, fuori partita. Resta a guardare la sua ex squadra dominare a Torino).
Nico Gonzalez 4,5 – Stesso discorso fatto per Yildiz, con l’eccezione che almeno Nico sembrava in crescita a fine primo tempo. Un falso allarme per la difesa della Dea, visto che dopo una manciata di minuti di ripresa Thiago Motta lo chiama fuori per Mbangula. (Dal 54′ Mbangula 5,5 – Non riesce ad aumentare né la fantasia né il peso offensivo della Juve).
Kolo Muani 5 – Lavora di sponda, spesso spalle alla porta. Non riesce mai a rendersi utile, le sue caratteristiche non si sposano con questo tipo di gioco. (Dal 74′ Vlahovic 5 – La goffa scivolata che lo vede involontariamente lanciare a rete Lookman per il 4-0 è la cartolina della sua stagione, e purtroppo per i bianconeri anche della serataccia della Juve).
Thiago Motta 3 – Il Maestro Gasperini gli rifila un poker che sa di storica umiliazione, meglio evitare di parlare di Scudetto da adesso in poi.
Juventus in totale balia della Dea. Squadra travolta, gara preparata male, cambi folli, con due difensori dentro per due difensori sullo 0-2. Ko pesantissimo, altra figuraccia dopo PSV ed Empoli.
Juve-Atalanta, Dea forza quattro, disfatta bianconera: le pagelle dei nerazzurri
Carnesecchi 6 – Spettatore fino a dieci minuti dal termine, risponde presente prima su Vlahovic, poi sul colpo di testa a botta sicura di McKennie.
Hien 7 – Il giallo nel primo tempo non lo condiziona particolarmente e domina in tutte le coperture, soprattutto in velocità. Sui piazzati è sempre un pericolo.
Tiene a uomo Kolo Muani.
Djimsiti 6,5 – Il centrale non regala centimetri a Kolo Muani prima e a Vlahovic dopo. Roccioso, attento e puntuale in ogni chiusura.
Kolasinac 7,5 – In difesa è un muro, non si fa mai saltare e rende complicata la serata agli attaccanti avversari. Il colpo di tacco in occasione del tris di Zappacosta è da vedere e rivedere. (Dall’82’ Toloi sv).
Bellanova 6,5 – Spinge meno rispetto a Zappacosta, ma le sue coperture annullano tutte le sortite offensive della Juventus sulla sua fascia.
De Roon 8,5 – Cuore e polmoni. Lucido quando deve impostare, generoso quando deve rincorrere. Piazza un destro da fuori di poco largo dopo aver recuperato su Yildiz. Segna lui il 2-0 di giustezza. Grande prestazione, vero leader.
Ederson 7 – Quanto lavoro per il mediano, in entrambe le fasi. Porta palla con una semplicità devastante, cervello e legna di un centrocampo che lavora per quattro. (Dal 79′ Pasalic SV).
Zappacosta 7,5 – Strozza un destro al 9’, da buona posizione. Di Gregorio gli nega il gol con una parata surreale. Sempre sul pezzo, sempre pericoloso, non è un caso che segni lui la terza rete bergamasca.
Cuadrado 6,5 – Gara speciale per il colombiano, ex fischiato dal pubblico di casa. La sua prestazione è importante, segue le richieste del tecnico. Un problema fisico lo costringe ad alzare bandiera bianca nell’intervallo. (Dal 46′ Brescianini 6,5 – Entra bene in campo e regala più copertura su quella fascia. Il resto lo fa la qualità del giocatore, abile anche con i piedi).
Retegui 7,5 – Sblocca la gara realizzando il calcio di rigore nel primo tempo. La sua prestazione è sicuramente positiva, in sacrificio continuo e costante per un’ora. Esce stremato. (Dal 61′ De Ketelaere 6,5 – Non regala punti di riferimento alla difesa bianconera e approfitta delle distrazioni avversarie per spingere. Non trova il gol ma il suo apporto c’è).
Lookman 8 – La sua gara vive diversi momenti, tutti positivi. Prima l’aggressione sui portatori di palla, poi la ricerca dei compagni in profondità, infine la realizzazione del gol che corona una giornata ai limiti della perfezione. (Dal 79′ Samardzic sv).
Gian Piero Gasperini 9 – La sua Atalanta è pronta per la lotta Scudetto.
Juventus Travolta. Atalanta che domina sia primo che secondo tempo e che si candida di diritto alla lotta Scudetto. Partita preparata divinamente. Motta prenda appunti.
Il tabellino della gara
JUVENTUS-ATALANTA 0-4.
Marcatori: 29’ rig. Retegui, 46’ de Roon, 66’ Zappacosta, 77’ Lookman.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti (52’ Kalulu), Kelly (52’ Alberto), Cambiaso; Locatelli, Thuram; Nico Gonzalez (52’ Mbangula), McKennie, Yildiz (45’ Koopmeiners); Kolo Muani (74’ Vlahovic). (A disp. Perin, Pinsoglio, Veiga).
Allenatore: Thiago Motta.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi; Hien, Djimsiti, Kolasinac (82’ Toloi); Bellanova, de Roon, Ederson (80’ Pasalic), Zappacosta; Cuadrado (45’ Brescianini), Retegui (60’ De Ketelaere), Lookman (80’ Samardzic). (A disp. Rui Patricio, Rossi, Suleman, Ruggeri, Palestra, Vlahovic, Maldini).
Allenatore: Gian Piero Gasperini.
Arbitro: Sozza.
Ammoniti: Hien (A), Yildiz (J).
Espulsi: Nessuno.
L’Atalanta manda un segnale forte al campionato: è una pretendente credibile per il titolo.
La Juventus, invece, sprofonda in una crisi che potrebbe costarle cara nella corsa alla Champions League.
Thiago Motta dovrà trovare risposte immediate, mentre Gasperini può godersi una notte magica.
Foto: Instagram Atalanta.